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Regione Piemonte

e

Festival Internazionale des Théatres de
Marionettes de Charleville-Mézières


presentano

Piemonte dal Vivo - Etre Marionettes

direzione artistica e organizzativa
La Terra Galleggiante

compagnie partecipanti

Gianluca Di Matteo
TeatroDistinto
Le due e un quarto
Marionette Grilli
Dottor Bostik /Uno Teatro
Marivelas
ODS.sc/TS Torino/Teatro dei Sensibili
Fratelli Niemen
Chiara Trevisan
Guido Ceronetti/Teatro dei Sensibili
Teatro Alegre

con la collaborazione

Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
Associazione Peppino Sarina


Il Festival Internazionale des Théatres de Marionettes de Charleville-Mézières giunto alla sua quindicesima edizione è la manifestazione più importante nel mondo del teatro delle marionette, ed è seconda per quanto riguarda la presenza di pubblico, di rappresentazioni e paesi rappresentati solo al Festival di Avignon.

Tutta la tradizione e l’innovazione piemontese troverà rappresentatività e spazio a Charleville-Mézières, festival fondato nel 1961 da Jacques Felix per far incontrare, attraverso il teatro di figura, il mondo nelle sue diverse e variopinte accezioni e particolarità le diverse culture: una filosofia che rientra, perciò, nello spirito con cui si è condotto un processo di consapevolezza artistica e consolidamento organizzativo nella Vetrina del Teatro Figura Piemonte, momento da cui le scelte artistiche scremate nel e dal tempo hanno portato alla presenza di queste undici compagnie teatrali.

11 compagnie piemontesi con 13 spettacoli per 40 rappresentazioni parteciperanno al Festival Mondiale della Marionetta di Charleville-Mézières, un festival che quest’anno ospita la Regione Piemonte con un’attenzione molto particolare. Dal 22 al 27 settembre prossimi, in uno spazio dedicato, verrà presentato il progetto Etre marionette – Piemonte dal Vivo.
Questa iniziativa, sostenuta dalla Regione Piemonte ed accolta nella sezione In del festival, una partecipazione che in questa edizione coinvolge altre altre tre regioni e nazioni: Quebeq, Cile e Paesi Bassi.

Etre Marionnette è un’asserzione forte che nella sua duplicità rispecchia il senso più profondo nell’affidarsi, da parte di un artista, alla marionetta. Nella ricerca e nella ricreazione di se stessi, si incontra un oggetto che, nello stesso tempo, può rappresentarci o mascherarci interamente e perfettamente; quando poi viene investito del un plus-valore vitale dell’implicazione emotiva di un pubblico assume lo status di essere vivo e autonomo: un essere marionetta. Un lavoro di ricerca di morfologia meccanica e introspezione filosofica dell’uomo che raggiunge, alla fine del percorso, lo scopo di far credere possibile il miracolo della creazione della vita. Su questa utopia il teatro di figura da tempo investe e si confronta, affrontando un percorso di crescita che persegue l’innovazione in modo naturale, quasi fosse proprio questa la sua più autentica missione. Un’attitudine creativa e passionale verso un linguaggio, quello delle figure, difficile e tanto “inumano” quanto nello stesso tempo così profondamente intimo e rivelatore dell’anima delle persone.
quando guarderò oltre lo spettacolo, quando mi muoverò oltre la scena,
quando concepirò oltre il pensiero e quando agirò la marionetta oltre la materia,
solo in quel momento sarò nel posto giusto al momento giusto.
un burattinaio qualunque… ma un burattinaio

Gli spettacoli, scelti durante la VII edizione di questa manifestazione ( la Vetrina TFP) tenutasi a Pinerolo dal 27 febbraio al 1° marzo scorsi direttamente dalla direttrice artistica del Festival Mondiale Françoise Cabanis, spaziano dai burattini a guanto alle marionette da tavolo, dal teatro d’ombre al teatro in.
Compagnie storiche e giovani si esibiranno oltralpe con l’intento non solo di portare l’eccellenza piemontese alla conoscenza internazionale, ma anche di venire investite e arricchite dalle altre visioni teatrali.

Il quadro d’insieme si arricchirà poi di altri importanti eventi quali uno spazio espositivo in cui la tradizione marionettistica, rappresentata dalla collezione della Famiglia Lupi e dal ricco patrimonio dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, si affiancherà a esiti creativi più singolari e contemporanei rappresentati dalle inquietanti, astratte e pensanti marionette del Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti. Inoltre l’editoria piemontese di settore - la più prolifica in Italia anche grazie all’attività dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare e dell’Associazione Peppino Sarina - troverà visibilità accanto a quella internazionale.
Infine, sarà presente uno spazio di convivialità dedicato alla scoperta, per i francesi, del Piemonte enogastronomico.